Gustare un cibo saporito è importante per appagare il nostro gusto. Ma fino a che punto un alimento può essere salato? E, soprattutto, dove si nasconde l’eccesso di sale?

Per rispondere a queste domande, è necessario innanzitutto fare una premessa: un pizzico di sale per insaporire gli alimenti non è da condannare, ma quando si esagera con il consumo giornaliero – una soglia che si oltrepassa piuttosto facilmente – i rischi per la salute possono essere molteplici e, tra questi, i più diffusi sono ipertensione e ritenzione idrica. 

Abitudini sbagliate

L’eccesso di sale si ritrova soprattutto negli alimenti confezionati che, pur comodi e pronti all’uso, nascondono notevoli quantità di sodio. Il consumo abituale di questi prodotti comporta una vera e propria modifica del gusto e di conseguenza si avrà la tendenza ad aggiungere più sale anche nel cibo preparato a casa. Insomma, quando ci si abitua al cibo industriale – generalmente piuttosto salato – è poi difficile riuscire a contenere le dosi di sale anche quando si cucina.

La top 10 degli alimenti più salati

Esistono numerosi alimenti di largo consumo che contengono notevoli quantità di sale.

Ecco i principali 10:

1. Il pane. Sembra incredibile, ma all’interno di uno dei cibi che non manca mai sulla tavola degli italiani si nasconde una generosa quantità di sale: mediamente, in un pezzo di pane si trovano 235 milligrammi di sodio, circa il 15% della quantità di sale raccomandata giornalmente. Ovviamente, esistono differenze tra i diversi tipi di pane – quello toscano o quello azzimo presentano valori molto più bassi – invece il problema si amplifica nel caso di alimenti come crackers e grissini. 
2. La pizza. Uno dei simboli della cucina italiana è un concentrato di sale: tra quello presente nell’impasto e quello che si trova nella mozzarella o, comunque, negli altri ingredienti che si utilizzano per arricchire la pizza, si calcola che una fetta possa contenere fino a 760 milligrammi di sodio. 
3. Gli affettati. Dal loro sapore intenso si può indovinare che contengano generose quantità di sodio e, in effetti, è proprio così, anche perché nel caso degli insaccati il sale serve anche come conservante. Una sola porzione può contenere fino a 1050 milligrammi di sodio.
4. La carne grigliata. Anche se si tratta di un alimento di per sé privo di sale, nel momento in cui si prepara il BBQ si tende a eccedere con il sodio, contenuto anche nelle salse che accompagnano la carne. 
5. Il pollo arrosto che, se si acquista nella versione confezionata, può arrivare anche ai 600 milligrammi di sodio a porzione.
6. Le patatine fritte, tanto amate quanto eccessivamente salate.
7. Le zuppe pronte. Come in tutti i prodotti confezionati e già pronti, è facile trovare anche in questi prodotti un’ingente quantità di sale (fino a 940 milligrammi).
8. I sandwich, dove al già salato pane si abbinano spesso affettati e salse saporite. Il risultato? Un sandwich può contenere fino a 1500 milligrammi di sodio, equivalente all’intero fabbisogno giornaliero.
9. I formaggi, alimenti notoriamente ricchi di sodio, tanto da arrivare fino a 1,6 grammi per un etto di Parmigiano e a 3,11 grammi per un etto di sottilette. 
10. Il salmone affumicato: come tutti i cibi affumicati contiene notevoli quantità di sodio.

Marina, l’alternativa che unisce salute e gusto

D’accordo, il sale fa male, ma mangiare insipido toglie gusto al cibo. Come fare allora? 

Una buona alternativa è rappresentata da Marina, l’esaltatore di sapidità di MedicAir a base di acqua di mare purificata e concentrata e iodato di potassio, che permette di ridurre il consumo di sale senza rinunciare al gusto. Merito anche dell’innovativa formulazione spray, che con pochi spruzzi consente di insaporire gli alimenti senza eccedere con il sale. 

La dose giornaliera consigliata è di 5 ml, che corrispondono a circa 30 spruzzi.

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